Nel New Mexico del 1905, quando l'epopea del West è ormai svanita, lo sceriffo Frank De Ville si ritrova in una situazione da incubo da dover affrontare a tutti i costi, mentre i Navajo sono al limite di una rivolta per via dei bianchi che vogliono impossessarsi delle loro terre e per un orribile omicidio avvenuto all'interno della loro riserva.
Molto spesso, davanti al concretizzarsi di un importante risultato, tendiamo a vedere solo la parte superiore dell’iceberg e non consideriamo la montagna di ostacoli e frustrazioni che la sorregge, e che rimane inesorabilmente sotto il pelo dell’acqua, ma forse è giusto che sia così, perché il frutto da gustare ha un sapore ancora più dolce.
All'inizio stenti a crederci, è naturale. La domanda che ti fai è : possibile che sia capitato proprio a me ? Questa avventura è nata per caso, senza alcuna ambizione particolare, se non quella di esercitare la propria creatività.
Pochi ambienti naturali dell’America Settentrionale presentano delle condizioni di vita così proibitive come la regione che dalla Baia di Hudson si estende fino al corso sinuoso del Mackenzie. Lunghi , terribili inverni e brevi, tiepide estati caratterizzano quest’area immensa tra la taiga e la tundra.
Quando scrissi il racconto “Lungo il Fiume” e Farwest.it decise di pubblicarlo on line in un’antologia dedicata alla frontiera americana, non potevo certo immaginare che quelle dodici pagine sarebbero diventate il soggetto di un’opera cinematografica e il canovaccio del mio primo romanzo.
Fargo, North Dakota, novembre 1887.
Un uomo entra nella banca, gli occhi azzurri infossati, la faccia cattiva. Saluta l'unico impiegato.
«Buongiorno»
«Buongiorno a lei. In cosa posso servirla?»